Hans Holbein - Gli Ambasciatori

domenica 5 agosto 2012

CONVERSAZIONE CON ANTONELLO SCIACCHITANO


 
La conversazione che è riportata a seguire prende avvio dall'articolo sulla Metaanalisi che compare clikkando questo link http://www.analisilaica.it/2012/05/31/sulla-metaanalisi/

E.M.-Caro Antonello,
ho visto con attenzione il tuo articolo e nel ringraziarti per il tuo impegno ti indico di seguito il mio contributo.

…”Così nasce l’inibizione a pensare l’oggetto infinito”…

E.M.Domanda: – Come intendi questo oggetto infinito? come lo applichi alla teoria/clinica? A cosa ti serve, insomma? Perché ti è servito pensarlo?
A:S:Risposta: – L’oggetto infinito dà sostanza all’oggetto a lacaniano, che è un oggetto vuoto. Mi serve convocare l’oggetto infinito per simmetria con il soggetto che è finito. Se l’oggetto è infinito, il soggetto finito non possiede tutto il suo desiderio.
E:M:Domanda: – Devono forse gli psicanalisti superare il mito edipico, per convivere pacificamente e democraticamente?
A:S:Risposta: – Gli psicanalisti di ogni genere e formazione devono superare il modo di pensare mitologico, che è inevitabilmente teologico. Non basta dichiararsi atei per evitare la teologia. La teologia è pericolosa per il legame sociale perché giustifica le guerre di religione.
E:M:Domanda: – Dovrei andare a rivedermi Spielrein quando dice che siamo “dividui” prima di essere individui; o pensare che l’Io è recente nella storia dell’umanità, e solo nostro occidentale in quanto tale. Altrove e fino a poco tempo fa anche da noi, era il Noi… la volontà negativa prende origine dal mito dell’uno, ma l’Uno non viene forse “dopo”?

…”Per testimoniare che nel legame sociale tra analisti e analizzanti”…

E:M:Domanda: – Perché parli di questo? cosa ti ha spinto a questo passaggio?
A:S:Risposta: – Mi ha spinto a questo passaggio la necessità di esportare fuori dal setting freudiano il legame che si stabilisce tra analista e analizzante. La mia ideuzza è di diffondere la pratica analitica fuori dallo studio dell’analista. Che si analizzi sempre e dovunque.

…”Secondo Ludwik Fleck, che sostiene la natura sociale del pensare”…

E:M:Domanda: – Vedasi anche Mc Luhan e De Kerkowe con l’intelligenza connettiva?
A:S:Risposta: – Perché no?

…”Quello metaanalitico è innanzitutto un collettivo non autoritario, cioè non è fondato sull’insegnamento magistrale”…

E:M:Domanda: – Essendo una prassi, lo sapremo solo dopo?
A:S:Risposta: – OK.

…”Questo è il lavoro dell’artista e dello scienziato. Auspico che sia anche il lavoro dell’analista.”…

E:M:Domanda: – Grazie per questa pratica profondamente interdisciplinare.

…”Il lavoro dell’analista, che riprenda in mano il bastone dell’analizzante.”

E:M:Domanda: – Quale bastone intendi? quello di Edipo, lo zoppo?
A:S:Risposta: – Il “bastone dell’analizzante” è una metafora di Lacan. Lacan intendeva l’analizzante come viandante e l’analisi come viaggio.

…”Dove l’analisi analizza se stessa ed evolve a partire dalle esperienze iniziali e frammentarie di ciascuno.”…

E:M:Domanda: – Ferenczi diceva che non esiste L’analisi, ma solo per ciascuno Una analisi,la propria… un po’ come Una donna…
Una considerazione per finire: non sono mai stata d’accordo con la dittatura del proletariato, e dalle elezioni in clima di democrazia vedo spuntare i Berlusconi e i Fratelli Musulmani… ecco allora la funzione del Partito, poiché le masse vanno educate… cosa pensi di questo?
A:S:Risposta: – Penso che l’educazione dovrebbe arrivare a essere metaeducazione, cioè educazione dell’educazione (o all’educazione). E’ la stessa cosa della metaanalisi. Forse come la metaanalisi anche la metaeducazione è impossibile. I partiti nascono per nascondere questa impossibilità e per illudere le masse che l’educazione è possibile. Allora l’educazione diventa conformazione all’ortodossia emanata dalla scuola di partito. Come nelle scuole di psicanalisi, che sono i partiti di casa nostra. In estrema sintesi, penso che esista una sola educazione (o metaeducazione): l’educazione a cooperare. E’ evidente che le scuole di psicanalisi non educano alla cooperazione, essendo per lo più impegnate alla cooptazione. Grazie per i tuoi commenti e le tue domande.

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