Sono tornata,sono tornata a casa dopo tanto pellegrinare.Sono tornata per trovare riposo,e un filo che non si è spezzato.e pace.Sono tornata perchè so cosa trovo,e ne ho bisogno,come di acqua un assetato.
Ma tutto è cambiato.E' cambiato il mio corpo,si tratta ora di prestare cura alle ferite,ai limiti e all'orizzonte ora visibile.
E' cambiato lui,quando ride le sue gengive appaiono ritirate sui denti forti.E' cambiato il suo corpo,più rigido e dalle forme meno scolpite.
E' cambiata lei.I suoi capelli paiono gli stessi,ma allora erano biondo cenere,ora sono bianchi.
E' cambiato il luogo.Ora molto piccolo.Sono cambiate le suggestioni che ne ricevo.Che ricevo ora dal ritrovare immutate le formule di tanti anni fa,i suoni,le posture.Allora erano scoperte,promesse,aperture .Ora ritrovare lo stesso,l'immutato,mi dà conforto ma nello stesso tempo mi interroga:il ritorno non è mai nella stessa acqua.Ora quelle forme vanno riempite dai miei nuovi contenuti.Ero andata avanti verso nuove espressioni.Ora tornare indietro come si può fare senza perdere quello che nel tempo ho acquistato...Si è chiuso il cerchio e inizia la ripetizione,ma non sarà mai ripetizione dello stesso.E' adesso,un nuovo giro,un giro in più,come in una analisi,quando a distanza di tempo si ripetono le stesse frasi,si racconta nuovamente lo stesso episodio:ma questo l'ho già detto....non è lo stesso......."E' dell'esistenza che io ho paura...Scende la sera,nella città si accendono le prime lampade...il mio corpo piano piano si volta verso est oscilla un poco e si mette in cammino.."-Jean Paul Sartre:La nausea-.
