Hans Holbein - Gli Ambasciatori

domenica 14 agosto 2016

PAURA DI VOLARE 1

Ed ecco :il rumore dei motori farsi spasmodico .Il rombo ,qui attutito, fuori deve essere tremendo .Dai! non potete mollare adesso! Dai! bisogna alzarsi! Veloce! Più veloce! Ecco, stiamo sollevandoci  
Leggerezza, leggeri sbalzi nel vuoto d'aria ,e poi su!
Cerchiamo di stabilizzarci... e una volta su non è finita ; capita la turbolenza. E allora è la volta del sorriso dello Stewart ,cercato spasmodicamente ,e la consapevolezza che in aria in mare o nel quotidiano la turbolenza va attraversata; non ti ci puoi fermare dentro. Allora il pensiero umano ha inventato trucchi ingegnosi come l'assenza di memoria e desiderio, o il concentrarsi sul respiro durante la turbolenza per sentirne di meno la pressione,
Sono ancestrali ricordi corporei che si impongono ,ancora nel corpo, e che furono traumi :la nascita? forse le prime sensazioni di caduta ?un maldestro modo di sostenere il corpo della neonata? l'odio materno verso questa prima nata femmina non sufficientemente elaborato? la neonata non fu allattata ;era pigra, si addormentava ..???...
Minacce per la vita stessa: contenitore senza scelta o alternative possibili, che è custode della vita e può virare verso la morte. La dipendenza totale del neonato .Il corpo proprio e la sottile barriera tra dentro e fuori: quel finestrino, buco. I buchi del corpo :gli organi, dentro. La superficie liscia esterna che si adatta al fuori :la pelle.
Essere un organo interno, percepire il fuori e non potervi accedere se non a prezzo della propria sopravvivenza.Gli organi interni hanno un intelligenza.?. Soffrono, temono il pericolo ,stanno bene, si sentono al sicuro, sentono la qualità dell' holding?. .Angoscia dell'"essere un corpo". Maitrise  nell'"avere" un corpo. Distanza necessaria ."Essere" un corpo è la follia.


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