Hans Holbein - Gli Ambasciatori

martedì 2 gennaio 2018

Capodanno al Teatro dell'Anatomia Vida. a Venezia.

Per Maria,Silvia,Jacopo,Agostino dei quali mi ricordo il nome, e per tutti gli altri del Teatro dell'Anatomia Vida Occupato.

Gente risoluta ma dolce;frugale ma prodiga;essenziale ma piena di risorse;e tutti con una idea in comune di ciò che la gente si aspetta dal proprio luogo di vita: poterlo vivere da protagonista e non da emarginato.

Una assunzione che ha dei costi,perché ci vuole allora un progetto, e sostenerlo,ed essere sostenuti . Loro sono sulla breccia da settembre 2017: “Fanno i turni,si danno il cambio”.
E intanto tessono:Gli abitanti del quartiere sono con loro,per la festa di Capodanno. Altri passano a salutare…

Ultimamente una idea si è materializzata, dopo il giusto periodo di incubazione:
 il Teatro della Vida Liberato sia della gente,non delle associazioni. Sia la gente a utilizzare quegli spazi ,non diventi un luogo colonizzato da istituzioni,anche se “Buone”.

Interloquisca l’Ente Pubblico ,che ne è proprietario, con la comunità, le persone i cittadini.

Sia riconosciuta fino in fondo la centralità fluida dei soggetti ,uno per uno, piuttosto che la rigidità costituente dell’istituzione,qualunque essa sia.

Idea folgorante quanto dura da mantenere in esercizio, e nobile.

Riaprire,continuamente,non chiudere.


Auguri e Sostegno .

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