Hans Holbein - Gli Ambasciatori

venerdì 9 dicembre 2016

Angelo D'Orsi /Massimo Recalcati

A chi legge,di giudicare.Aggiungo solo una piccola postilla:il discorso di commiato di Renzi del 4 dicembre,l'ha scritto Baricco......
Angelo D'Orsi
In questo Paese anche i drammi finiscono in farsa. Matteo Renzi, dopo la conferenza stampa in cui come in un pranzo familiare ha ringraziato la moglie e i figli, con tanto di lacrimuccia, alla Direzione del "suo" (in senso proprio) partito, il sedicente "Partito Democratico" è tornato a fare il ganzo, lodando se stesso e il "suo" governo. Non un cenno al referendum, alla disfatta appena subita, e alle sue spiegazioni. Non un riferimento alla rabbia sociale che lo ha travolto. Autoreferenzialità e arroganza. Addirittura ora si permette di dettare le condizioni, mentre i pochi della minoranza interna vengono sbeffeggiati e aggrediti dalla maggioranza, di cui la fu -"Unità", prontamente, si rende interprete, con uno zelo degno dei peggiori momenti del maccartismo, o forse dovrei richiamare il tardo stalinismo dei Paesi satelliti? Massimo Recalcati (presentato come un gigante della psicanalisi contemporanea), rilascia una pseudo-intervista al giornale a dir poco pietosa. Il cui centro è una dichiarazione d'amore a Matteo. Nicola Piepoli, sondaggista "de noantri", assicura che il consenso verso Renzi è in aumento: ma dove?! Tra i milioni di italiani a rischio povertà certificati dall'Istat tre giorni fa?! Un quarto della popolazione! E Renzi loda i risultati del governo, e riesce addirittura a pavoneggiarsi.

In sintesi, la batosta del 4 dicembre non è stata sufficiente. La lezione non è servita. Renzi, circondato da scodinzolanti seguaci, pensa di essere l'ombelico della vita italiana. Dignità, questa sconosciuta. Si è dimesso, perché non poteva non farlo. E ora spera in un miracolo che lo riporti al governo, se non domani, dopodomani, come un salvatore della patria. E c'è qualche ridicolo "giornalista" che lo ha paragonato a Cincinnato. E invece si tratta di un qualunque Romolo Augustolo, troppo intento a godere degli degli agi del Palazzo e delle ebbrezze del Potere, per rendersi conto che l'Impero sta crollando.


Intervista di Recalcati all'Unità

Intervista all'Unità

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