Partiamo da Freud perché da qualche parte abbiamo origine.La
elaborazione di questi concetti è proseguita nei decenni,a noi interessa in
particolare il contributo di Lacan,che ha portato la disciplina al di la della
rimemorazione freudiana,verso l’impossibile del reale.E’ la questione del
padre:si deve arrivare a farne a meno,a
condizione di servirsene.
Nel 1920 pubblica questo scritto,finita la guerra , morta la
figlia Sophie che lascia due bambini,si sposa il figlio Ernst,tre anni prima
della diagnosi di cancro.6° Convegno dell’Associazione Internazionale di PA
all’Aja.
Ci impiega un anno.E’ un lavoro molto complesso che ha le
caratteristiche del Work in progress.I discepoli hanno la verità.I lavori dei
maestri sono sofferti,vanno avanti,indietro,si spostano a lato,si lambiccano
….e questo lavoro è così.E’ doppiamente difficile perciò restituirne qui una
versione ,anche sul piano didattico.
Zoppicheremo anche noi v.citazione finale dell’opera
Parole chiave: ricordi,memoria,coscienza,rimemorazione,trauma,reale,
pulsioni,pulsione di morte, fantasma,
narcisismo,domanda,desiderio,causa,struttura .
Uno dei 4
concetti della psicanalisi Sem XI 1964 di Lacan (inconscio,transfert,pulsione,ripetizione-che
li attraversa-)
Dopo 25 anni di clinica è sempre a interrogarsi sui
complessi rapporti tra piacere e dolore,dispiacere,constatando come
ciò che procura dispiacere ad un sistema psichico ,in realtà soddisfa l’altro
sistema psichico (perc.cosc/inc)(atto mancato-discorso riuscito) .
Cosa c’è al di là
del principio di piacere? Freud introduce in questo testo per la prima volta la
pulsione di morte (pensata da Sabina Spielrein in La distruzione
come causa del divenire (1912)
In questo scritto insiste sulla drammatica esperienza della
Ripetizione: viene ripetuta la ricerca di un piacere che però produce
dispiacere. La Ripetizione è dunque un atto dell’inconscio,o meglio l’inconscio
in atto,in quanto di ciò che ripete il soggetto non ha memoria:ogni volta la
sua ricerca di nuovo si scontra con una modalità antica dell’agire,che
sopravanza l’io,lo supera,lo ignora.E ciò cui il soggetto va incontro è
l’esperienza dello scacco,l’incontro con un incontro (in quanto) mancato
(sbagliato) ,l’esperienza del “sempre lo stesso” che si rinnova (dispiacere,dolore).
Ciò nonostante c’è il
desiderio di nuovo nella ripetizione (v. Casanova).Però,come se non potesse
esserci ricordo,ma solo ripetizione in atto..non c’è accesso possibile ma solo
esperienza di qualcosa che è là e che anche se non parlabile,ci anima.Come
l’inc.. E si produce in modo non
libero,ma con un obbligo a ripetere,una coazione,un automaton:un obbligo a
dover fare o non fare qualcosa (un obbligo simbolico dell’ossessivo,
dell’isteria). Ripetizione(patologica) è sempre di uno scacco,cioè è dalla
parte della pulsione di morte. (pag
209 Freud la COAZIONE)
Ecco che Freud la
vede nelle nevrosi di destino o di scacco,appunto,o nelle nevrosi traumatiche.(reale-trauma)
72,73,75,82,83 HILTEMBR
Segnaliamo anche le descrizioni di Fenichel che riprendono vari
tipi di Ripetizioni (sintomatiche e non sintomatiche,o che configurano appunto
lo scenario di una nevrosi).
Nella sua interpretazione o esperienza della realtà,per seguire il principio del piacere ed evitare
il dispiacere,perciò,il soggetto raramente la conosce veramente:il più delle
volte è nella ripetizione (causata da tracce di traumi o identificazioni,o
desideri comunque sempre di matrice
narcisistica:il fine della ripetizione è nell’essere amato,che è il modo
narcisistico dell’amore). Dunque il fantasma
è la finestra sul reale ma anche l’unico filtro della realtà.
Ciò che succede è che contrariamente a ciò che il principio
di piacere (filtro per attutire l’intensità
degli stimoli dall’esterno,ma anche quelli dall’interno (FREUD 214 in fondo-215 inizio: stimoli ext e int---proiezione).E
l’eccesso viene vissuto come dispiacere) si propone,con la ripetizione il
soggetto si ritrova nel dispiacere:ripete un dispiacere,e l’eccitamento
psichico non si abbassa ma permane con
una coloritura che viene con Lacan
chiamata :godimento (modo della soddisfazione ambiguo:soddisfa sia la pulsione di morte che quella di vita).
Principio di
piacere è comfort,felicità,il simbolico; la ripetizione e’ nel reale :
godimento, è al contrario un fattore di intranquillità. però,nel caso
in cui è rivolta come domanda nel campo dell’altro,mantiene il desiderio. C osa
che non accade nelle dipendenze :ripetizioni che si esauriscono sordamente nel
corpo,fuori domanda( cibo,droga;oppure il gioco,o il sesso;o quelle cosiddette
affettive…). Qui sarebbe già un buon risultato spostare con la cura, la
ripetizione verso il campo dell’Altro,sulla via di una domanda.
Il godimento della
ripetizione è la soddisfazione della pulsione di morte nel riportare il
soggetto ad uno stadio precedente,il desiderio è però limitato ,gira in modo
angusto, non si sviluppa.
Ma dove trova origine e forma la
ripetizione??? Nelle
pulsioni,che sono
conservatrici per costituzione,e acefale
:ritornano allo stato di partenza,avendo di mira lo stato della materia
inorganica,da cui la vita ebbe inizio e a cui ambisce tornare.E ripartono
veicolate dalla loro energia che è la libido .La pulsione si soddisfa nel tragitto,non nell’oggetto. ( FREUD 222 metà e 224 fine)
Ecco che inizia
lo spostamento teorico:non è nel ricordo(dimenticato) la chiave,perché nell’inc.
non c’è la realtà,ma tracce che vengono trattate da ciascuno in modo
fantasmatico.L’uomo non conosce la realtà! Ma la costruisce nel proprio
fantasma.
In quanto
pulsionale ( pulsione,concetto limite
tra lo psichico e il somatico,e per questo) presenta un resto,inassimilabile al
discorso,non parlabile,non pensabile,che è il reale trauma,che si ripete nel
suo giro,e non viene agganciato dalla rimemorazione
LA
CURA
FREUD
IPOTESI
CAUSALE,DUNQUE STORICA:CONCEZIONE PATOLOGICA DEL TRAUMA/LA
RIPETIZIONE E’ DATA DA RIMOZIONE/RESISTENZA/RIPETIZIONE IN ATTO:IL SINTOMO
–COMPROMESSO-MANTIENE LA RIMOZIONE E QUINDI IL NON POSSIBILE RICONOSCIMENTO DELLA CAUSA
In un primo
tempo la cura aveva di mira il ricordo degli avvenimenti causa del sintomo (per Freud c’è sempre un’interpretazione storica, però deve
essersi verificata una fissazione al
trauma,poiché non tutti gli eventi vissuti dal bambino danno origine a sintomi) con la conseguente
catarsi anche grazie all’utilizzo del transfert (nel quale si esercita l’automatismo di ripetizione :una forza a cui
non si può resistere,obbligo a fare qualcosa,nevrosi ossessive anche le
fobie Hilt 80) ,diventando così una
parte della resistenza alla cura,e va lavorato in quanto resistenza :attraversato
in un lavoro congiunto paziente e
terapeuta (il terapeuta obbliga il paziente a trasformare la
ripetizione nel ricordo che l’ha condizionata 81 : non si può fare da soli) V. Hilt 78),e la conseguente assunzione dei
ricordi e dell’importo emotivo-affettivo messi ora a disposizione dell’io.
Ma la
difficoltà di questa liquidazione dà segno di qualcosa che si situa e si impone
“al di là del Principio di Piacere”.Così si conferma a Freud che ciò che non è
ricordato si riproduce in atto MEDIANTE L’ATTIVITA’ DELL’ AUTOMATISMO
PULSIONALE :conservatrici , ripristinano uno stato precedente,organiche e fuori
dal sistema significante,non parlabili,rimane un resto che affonda
nell’organico ( v.ripetizioni nella
vita in genere Hilt 82 identificazione della figlia con la madre) Hilt 83 “la
ripetizione è r di una situazione,di un dramma,il dramma della pulsione e della
forza della pulsione che la ripetizione mette in opera”..
LACAN
con Lacan diventa importante vedere
nell’attualità come si articolano le catene significanti,non c’è piu bisogno di
ricorrere alla storia.Anche perché risalire alla causa non è sempre sostenibile
dal soggetto.Pensiamo all’aggressività e all’odio omicida per i genitori,che va
mantenuto rimosso,poi c’è un reale, e l’immaginario -della gelosia-.
È una
messa in atto di un reale,di qualcosa che testimonia di un impossibile ,è un
incontro strutturale con l’automaton:un automatismo senza soggetto,che appare
complice della pulsione ,acefala,appunto: (la
pulsione-automaton è bene descritta dalla clinica
della bulimia HILT 85 )
MA QUAL’E’ LA CAUSA??LA PULSIONE SOLO FAVORISCE LA
RIPETIZIONE.e la rimemorazione non arriva a tutto,così come la
parola.ALLORA COME PENSARE LA CURA???Il soggetto non si rende consapevole
di ciò che ingenera
C’è l’impossibile del reale-trauma- inconscio,di struttura.
Ed è questo che comanda la ripetizione,che lo mette in atto.
Non è solo riproduzione,ma reale in atto , risponde al
desiderio del soggetto,che reclama sempre del nuovo.In questo caso però, dà
limiti al desiderio,lo rende angusto.
SPOSTARSI CON INVENZIONE E CREATIVITA’ DA QUESTA
SODDISFAZIONE DEL TIPO GODIMENTO,GRAZIE AL TRANSFERT
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